X legislatura – Tornata del 19 giugno 1867
Dichiaro però che, quando la medesima fosse concepita nei termini affermati dall'onorevole Sanguinetti, essa non consentirebbe con le istruzioni date
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opportune istanze affinchè, o si reintegrasse quella somma che fosse indispensabile per eseguire la deliberazione del Parlamento, oppure si
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conto dal guardasigilli; il quale, ove il voto fosse conforme alla proposta dell'onorevole Panattoni, e la somma inscritta nel bilancio tornasse nel
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iscrivere nel bilancio della Camera la somma occorrente per la spesa del bollettino delle leggi; ed intanto proporrei che fosse soppressa questa somma nel
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cifra, oppure una somma in aumento, quando fosse necessaria; ma al presente mi pare non si debba più a lungo discutere in seduta pubblica siffatta
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sui bilanci del 1867 e si fosse invece invitato il Ministero a presentare, il più presto possibile, i bilanci del 1868, onde poter fare sui medesimi
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Io dunque vorrei che la Camera prendesse in considerazione questa mia osservazione, se cioè non fosse meglio rimandare tutte le nostre discussioni e
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Pissavini. Io non so se l'onorevole guardasigilli abbia mai assistito ad un'udienza in materia civile tenuta dai pretori; ma, se mai ciò gli fosse
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veneto fosse stato in tutte le sue parti approvato, augurandoci che nel 1868 finisca questa differenza di bilancio e se ne compili uno solo complessivo
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diritto primissimo di ogni uomo, fosse riconosciuto per legge e non considerata come una semplice tolleranza.
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Sono pur lieto delle dichiarazioni che egli ha fatte, dalle quali mi sembra d'aver capito che, se la causa dei disordini fosse il vescovo, egli
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, ed ivi, fatto chiamare l'arcivescovo, insisteva presso di lui perchè fosse cresimata.
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Io ritengo che il vescovo non abbia fatto il suo dovere, perchè mi sarebbe piaciuto veramente che il vescovo fosse uscito ad impedire…
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Se l'arcivescovo si fosse presentato al popolo quando fervevano gli sdegni contro il De Feo, che avea turbato la calma della religiosa funzione
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nell'esaminarla, perchè le idee che avevano retta la politica rappresentata dal barone Ricasoli, prima che fosse ministro l'onorevole Chiaves, erano
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intenzioni, constato i fatti; e credo che questi e specialmente l'ultimo più evidente, il progetto di legge Duoaonceau, fosse una prova che il ministro
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Chiaves. Mi permetta l'onorevole presidente di aggiungere che, per essere poi certi quando fosse di nuovo fissata nell'ordine del giorno questa
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Accademia della crusca
